Avviare una attività significa aprire una ditta individuale oppure costituire una società e il nostro consiglio è sempre stato quello di scegliere la società, anche a costo di una maggiore spesa iniziale.
Aprire una ditta individuale significa sopratutto esporre i propri beni personali al rischio di impresa poiché non viene contemplata la separazione patrimoniale prevista ad esempio nelle S.r.l.
Inoltre operare con una ditta individuale non permette di ricevere la stessa considerazione che hanno le società, sopratutto dai clienti, dalle banche e da potenziali investitori nel progetto di impresa ai quali non è possibile offrire quote o azioni.
Parlando di società la preferenza deve per noi andare sulle società di capitali (Srl, Srls, SpA) escludendo del tutto le società di persone (Ss, Sas, Snc) perché in queste ultime si ripropone il problema della responsabilità illimitata (con l’esclusione dei soci accomandanti delle Sas con responsabilità limitata al capitale sociale).
La Società a responsabilità limitata
La società che per noi meglio rappresenta lo spirito di una idea imprenditoriale con l’ambizione della crescita è la Srl dove, con la sola eccezione introdotta dalla riforma del 2021 (comma 7 dell’art. 2476 cc), i soci NON sono responsabili personalmente per le obbligazioni sociali (anche se hanno agito in nome e per conto della società) e dove è possibile l’utilizzo di tutte le leve messe a disposizione dalle normative tributarie per contenere il carico fiscale.
La Società a responsabilità limitata semplificata
Dal 2012 è possibile optare per la società a responsabilità limitata semplificata, derivata dalla Srl e caratterizzata dal dimezzamento dei costi dovuti al notaio per la costituzione online (decreto Governo Draghi n. 155/2022) oltre che da un capitale minimo da versare che parte simbolicamente da un Euro. Per contro la Srls ammette come soci solo persone fisiche, obbliga ad un atto costitutivo standard non personalizzabile e non esime dai successivi oneri notarili per le eventuali modifiche dello statuto.
L’opzione “unipersonale”
Dal 1993 è entrata nella nostra legislazione la società unipersonale che rappresenta, pur nella contraddizione, una società con un solo socio e che consigliamo agli imprenditori che da soli gestiscono l’attività di impresa per fargli evitare la responsabilità illimitata, tipica della ditta individuale. La variante “unipersonale” è applicabile sia alle Srl che alle Srls e permette ad una società di costituirsi da subito con un unico socio lasciando però aperta la possibilità di un inserimento di nuovi soci diventando così pluripersonale.
L’opzione “startup innovativa”
Le start up innovative sono state introdotte in Italia nel 2012 e godono di particolari vantaggi come l’esenzione dalle tasse di registro, di avere importanti benefici fiscali e di essere esonerata dalle normative ordinarie sul fallimento (le startup innovative sono considerati soggetti “non fallibili”). Inoltre per queste società viene consentito di remunerare il proprio personale tramite quote societarie. Per poter accedere al requisito di startup innovativa occorre soddisfare una serie di requisiti tra i quali i più significativo è quello di avere come oggetto sociale esclusivo o prevalente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.
Dal 2002 la nostra società promuove la nascita, lo sviluppo e la promozione di nuove aziende offrendo consulenza strategica e analisi di mercato anche come abilitatore di startup.